Pallavolo: scopriamo la sua storia

È così che iniziano tutte le storie, dopotutto.

Fu William G. Morgan educatore sportivo del Massachusetts che nel 1895 per primò pensò a questo sport, che all'epoca era conosciuto come "mintonette" - decisamente più difficile da pronunciare di volleyball!

Il suo interesse? Trovare un'occupazione per i suoi atleti in inverno, in modo che potessero mentenersi in forma anche quando fuori faceva freddo. Le prime regole erano semplici e facili da ricordare e di conseguenza da applicare. Una rete alta meno di 2 metri, un campo piuttosto piccolo (18 m x 9 m), rispetto agli altri sport indoor, un numero limitato di giocatori e, aspetto impensabile per l'epoca, nessun contatto tra i giocatori.

Oggi il sitting volley rende accessibile lo sport anche alle persone con mobilità ridotta.

Alcuni potrebbero parlare di perfezionamento, altri di miglioramento, ma è sicuro che dal dal 1895 ad oggi la pallavolo ha fatto molta strada per diventare lo sport che tutti conosciamo.

Il nome "pallavolo" fu introdotto da Alfred Halstead quasi in contemporanea con l'evoluzione delle regole che introdussero la famosa (e unica) regola dei 3 tocchi. La caratteristica tipica del volley, infatti, fece la sua comparsa negli anni '20 insieme al gesto tecnico più iconico dello sport: il bagher. L'altro gesto tecnico che rivoluzionò il gioco: il muro, venne introdotto nel 1938. Da questo punto in poi lo sport inizia a diffondersi e le prime federazioni nazionali si formano; la prima è ovviamente la federazione statunitense, fondata nel 1928 con il nome USVBA (United States Volleyball Association), e oggi conosciuta come USA Volleyball.

La FIVB, invece, Federazione Internazionale di Pallavolo, è stata fondata a Parigi nel 1947 e la pallavolo fu lanciata ufficialmente, iniziarono le prime competizioni internazionali, con i primi campionati del mondo organizzati a Praga nel 1949.

Le regole della pallavolo non hanno mai smesso di essere riscritte. Parecchie e, a volte sconvolgenti, sono state le innovazioni in questo secolo e poco più di vita.

Ad esempio, sapevate che il ruolo del libero è stato introdotto solamente nel 1997?! Si, oltre un 100 anni dopo l'invenzione ufficiale.

E ancora: sapevate che fino alla stagione 1999/2000 era in vigore la regola del cambio palla? Ovvero, conquistare il servizio non equivaleva a conquistare un punto ma solo il diritto a servire. Per conquistare il punto, infatti, era necessario mettere palla a terra in un'azione successiva a quella in cui si era conquistato il diritto a servire. Nel momento in cui questa regola venne modificata venne introdotto anche il sistema di punteggio che conosciamo oggi, al meglio dei 3 set che terminano a 25 punti, tranne il tie-break che si conclude a 15.

Sempre parlando di servizio, sapevate che fino al 1994 c'era una zona specifica lungo la linea di fondo campo deputata al servizio? Dal 1995 in poi si potrà servire da un punto qualsiasi della linea dei 9 metri.

Potremmo andare avanti così ancora per molto tempo, sono tantissime e curiosità e le stranezze che noi pallavolisti moderni neanche immaginiamo.

Scusate, ultimissima: sapevate che per un breve periodo in Italia, la pallavolo è stata un gioco a tempo?