Niente suspence: Sì. Ecco, hai la risposta, fine dell'articolo.
Ah, avevi altre domande? Fino a quando si può andare in bici durante la gravidanza? Beh, dipende, si parla di fare bici da corsa, di usare la bici per spostarsi o di andare sull'ellittica…? Ok, ho capito, seguimi e ti diciamo tutto.
Prima di tutto, c'è un elemento fondamentale da tenere bene a mente: quando sei incinta non forzare mai, ascolta il tuo corpo. Creare una nuova vita è già un grosso lavoro per il tuo corpo, sii benevola con lui. Infine, devi decidere di fare (o di non fare) esercizio fisico solamente dopo avere ricevuto in proposito un parere medico qualificato.
Come immaginerai, la riposta è piena di "dipende" ed è quello che cercheremo di spiegare.
Che si tratti di fare bici da corsa o di andare in bici in città, il ciclismo presenta un vantaggio: si tratta di uno sport di trasporto, significa cioè che non andrai a subire gli impatti che potresti avere, ad esempio, con il running. Questa assenza di impatti è un vantaggio in più in gravidanza.
Beh, se parliamo di MTB la faccenda si complica un po': sì, è sempre uno sport di trasporto, ma... le scosse e, soprattutto, i rischi di cadute non fanno pendere a favore di questo sport. Alla fine sono gli stessi rischi in cui si incorre andando in bici in città o in bici da corsa: buche a sorpresa, piste ciclabili tenute male, traffico di automobili e rischi di incidenti connessi, eventuale stress associato… Realtà ben presenti che non devono però fare dimenticare i benefici.
Prima di tutto, ci si rinfresca lo spirito. Anche solo questo potrebbe bastare. Però ce ne sono molti altri:
- alleggerire le gambe pesanti,
- rafforzare i muscoli. E il vantaggio a cui non si pensa è che le gambe rimandono toniche e muscolose, fatto che può servire al momento del parto… (sì, sì, vedrai che durante i corsi di preparazione al parto ti raccomanderanno di rimanere in piedi il più a lungo possibile al momento del travaglio. E di camminare, o almeno di rimanere attiva. Quel giorno sarai felice di constatare che ti rimangono ancora dei muscoli operativi). Ah sì, anche i muscoli della schiena ne risulteranno rinforzati. E dato che si tratta di un periodo molto, molto propizio ai dolori alla schiena, tutto ciò che può contribuisce a ridurli è evidentemente il benvenuto.
- effettuare un leggero lavoro cardiovascolare, che ti sarà utile anche il giorno X (la mia ostetrica aveva l'abitudine di paragonarlo ad una maratona. Beh, non ho mai corso una maratona, ma ho percorso 170 km in bici, dovrà pur valere qualcosa. Posso assicurarti che... no, niente, ti lascio la sorpresa ;) )
- “sforzarsi” di fare stretching. Mi spiego: fare stretching è fondamentale durante la gravidanza. Ma, siamo oneste, non sempre ci pensiamo… Quindi, se hai una routine “andare in bici = fare stretching subito dopo", magari qualcosa c'è. Questa routine potrà alleviare diversi muscoli ampiamente sollecitati dai cambiamenti fisici della gravidanza.
La clinica che mi seguiva proponeva dei corsi di sport specifici (sì, era una fortuna). Questi corsi composti da poche persone (massimo 5 o 6) esano suddivisi in due tempi: cardio (con una cyclette) e rafforzamento muscolare. Ovviamente, il tutto andava adattato alle possibilità di ciascuna donna. C'erano però delle indicazioni che valevano per tutte: quando il ritmo cardiaco accelera, quando inizia a mancare il fiato, si deve rallentare. Il ritmo giusto è quello che ti permette di non avere il fiatone. Quindi, l'istruttore controllava sempre il nostro ritmo cardiaco.
Tutto ciò che si faceva in questo corso sarebbe stato fattibile anche da sole, in casa. E il controllo e le indicazioni erano molto rassicuranti.
In mancanza di una cyclette, puoi anche continuare a fare girare le gambe in casa con un home trainer, se ami la bici da corsa e ne hai uno. Attenzione però alla posizione su questa bici, molto inclinata... La tua pancia potrebbe presto spingerti a dire basta.
Ci sono anche altre possibilità se vuoi evitare il più possibile la strada: la bici sdraiata delle palestre oppure l’aquabike.
Dal seggiolino per bambini passando per il rimorchio e la barra da apprendimento... ci sono tante soluzioni per trasportare i bambini in bici. Inoltre, in Francia, l'uso del casco è obbligatorio per i bambini con meno di 12 anni. Sempre in Francia, i casco più piccoli che si trovano hanno una circonferenza della testa di 44 cm. E il perimetro medio del cranio di un neonato è di 35 cm. Quindi il tuo piccolino dovrebbe riuscire ad indossare il casco quando avrà circa 9 mesi. Che corrisponde alle raccomandazioni per il seggiolino: il bambino deve essere in grado di rimanere seduto da solo senza sforzo.
Che tua abbia potuto o voluto continuare a pedalare o meno durante la gravidanza, vorrei parlarti dei benefici del ciclismo dopo la gravidanza (poi della riabilitazione perineale e della ginnastica addominale ipopressiva).
Te lo avranno sicuramente già detto e ripetuto, per ritrovare un po' di fiato e di condizione fisica, è meglio iniziare con attività soft: walking, nuoto, ciclismo… E tutto questo va fatto progressivamente. Cioè? Beh, non esiste una regola vera e propria. L'ideale è aspettare la visita post-parto con l'ostetrica o con il ginecologo, che potrà confermarti (o meno) che "le cose" (leggi, i tuoi organi) sono a posto.
Per quanto mi riguarda, durante la mia prima gravidanza ho smesso quasi subito di fare bici da corsa, soprattutto a causa del timore di cadere. Però mi spostavo già essenzialmente in bici e non ero pronta a mettere una croce su questa modalità di trasporto. Quindi ho continuato a prendere la mia bici tutti i giorni (per 10Km, mattino e sera), fino circa al sesto mese di gravidanza.
E lo stesso è avvenuto con la seconda gravidanza. Si è però imposta una "modifica”: il mio primo figlio, che all'epoca aveva un anno e mezzo, era sempre stato su un seggiolino anteriore ed ho dovuto spostarlo su un seggiolino posteriore. Eh sì, la pancia non ci passava più… In entrambi i casi andava già bene, tra inverno, stanchezza e 6 mesi. Sarebbero andati bene anche tre mesi. Perchè non importa, l'essenziale è che tu faccia quello che ti senti in grado di fare.
Infine, se prosegui nei tuoi spostamenti in bici, preparati a dover dare continue spiegazioni… Ostetrica, ginecologo/a, famiglia, amici e amiche... rischi di passare per una perfetta incosciente. Ma alla fine questo non è che il primo passo quando si impara la maternità, ricevere continui consigli non richiesti.
(E oggi? Due seggiolini, uno davanti e uno dietro, e si parte).
Lo so, magari hai una voglia terribile di uscire a prendere una boccata d'aria con la tua bici, soprattutto se la stagione è propizia. Se non hai il via libera per rimetterti in sella, ricordati che è per il tuo bene, e per quello del tuo pavimento pelvico (molto sollecitato durante la gravidanza e il parto, lascia al tuo pavimento pelvico il tempo di riprendersi dal trauma, onde evitare rischi di incontinenza...). ~ In breve, abbi pazienza, arriverà il momento per tutto.
Durante la gravidanza è difficile continuare a fare sport come lo si intendeva prima, il fiato manca prima (no, davvero, questa scalinata era così lunga anche prima?), sei meno agile a mano a mano che la gravidanza avanza (e non si parla solo dell'aumento di peso), ma, soprattutto, sei più attenta ad ogni suo minimo movimento...
Arriviamo presto a chiederci questo sport sia adatto per noi. E non è finita: non si smette più di sentire parlare del pavimento pelvico!
Guarda il video con i consigli di Mister Clavicola sull'attività fisica durante la gravidanza e sugli esercizi adatti da realizzare durante questo periodo.
SI PUÒ ANDARE IN BICI QUANDO SI È INCINTA?
Amandine, Jeanne, Alysée, Clotilde e Carole ci raccontano come hanno conciliato gravidanza e ciclismo e ci svelano i loro consigli per continuare a fare bike to work, gravel o escursionismo.
Praticanti di bike to work avvertite. Runner in fase di progresso. Cicloturista che si avvicina alla disciplina.
Biliardo (francese) d'argento!
Kids friendly.
#TeamDecath
