1/ Cos'è l'orienteering?
Come dice il nome stesso, la corsa d'orientamento, o orienteering, è uno sport in cui oltre ad effettuare un percorso nel minor tempo possibile, devi orientarti con l'aiuto di una cartina e una bussola.
Un nome piuttosto logico quindi, proprio come le sue origini: di base si tratta di una esercitazione militare nata in Scandinavia nel XIX secolo, ecco perché la combinazione di cartina, bussola ed esercizio fisico. Diventa popolare negli Anni '30 tra gli scout e gli insegnanti di educazione fisica, e si sviluppa poi a livello mondiale a partire dagli Anni '60. Oggi, insieme alla Francia che conta più di 200 associazioni, le nazioni più appassionate di orienteering sono i Paesi nordici, la Svizzera, l'Europa centrale e l'Europa dell'est.
Quindi come funziona l'orienteering, spesso abbreviato con C.O.?
Il principio è semplice: con una cartina e una bussola, devi correre a cercare delle lanterne indicate da un cerchio sulla cartina e da un telo triangolare arancione e bianco sul terreno. Quindi la sfida sta nell'unire la corsa, la lettura della cartina e la presa di iniziativa per scegliere il percorso tra una lanterna e l'altra. Quindi testa e gambe.
La corsa d'orientamento classica si basa su corse di media o lunga distanza in mezzo alla natura, ma lo sport si sviluppa e si evolve:
In bici, sugli sci, in kayak o camminando, in mezzo alla natura o in un contesto urbano, qualunque ambiente può ospitare una corsa e le cartine vengono reinventate ad ogni nuovo terreno.
Ecco la tua prima lezione come praticante di orienteering!