La pista sulla quale i tiratori (coloro che hanno tirato fuori la spada) si affrontano misura quattordici metri di lunghezza ed ha una larghezza che va da un metro e mezzo a due metri. Di solito un assalto, o una stoccata se si conquista il punto, si svolge al meglio di cinque o quindici stoccate (o punti). Ma niente impedisce di fare un assalto in un unico punto, per riflettere lo spirito del duello. O in dieci, cinquanta, o in staffetta a squadre... le modalità sono infinite.
All'inizio di ciascun assalto, i tiratori si posizionano sulle linee di guardia, ad una distanza di quattro metri. Dopo avere constatato che gli avversari sono pronti ed in guardia, l'arbitro comanda un "Allez!", con il quale si apre l'assalto. Ricorda che il francese è la lingua ufficiale e internazionale della scherma.
I limiti sono:
- quelli della pista: non si può uscire,
- quelli della zona valida (a seconda delle armi): per conquistare la stoccata, si deve toccare l'avversario in una zona convenuta,
- quelli di un combattimento dignitoso: saluto all'avversario e all'arbitro, nessun corpo a corpo, nessuna violenza volontaria, nessuna violazione dello spirito sportivo, nessun comportamento pericoloso, nessuna scappatoia, ecc.,
- nella spada, quelli del tempo: tre gironi di tre minuti ciascuno,
- nella sciabola e nel fioretto: quelle della convenzione (vedi infra).
Quando almeno uno dei tiratori tocca l'avversario in una zona valida, l'arbitro pone termine al combattimento con il comando "Halte!". Se uno solo ha fatto una stoccata valida, il punto viene assegnato a lui. Se i due avversari si toccano in un breve intervallo di tempo (variabile in funzione delle armi, si parla di qualche decimo di secondo), allora si considera che tutti e due hanno fatto una stoccata.
In questo caso: nella spada, ciascuno riceve un punto. Nel fioretto e nella sciabola, l'applicazione della convenzione deve assegnare la stoccata. Il punto viene assegnato a chi aveva il vantaggio nel momento della doppia stoccata. Il vantaggio si acquisisce essendo il primo ad iniziare un attacco.
Si perde se l'attacco viene parato dall'avversario, se si manca il bersaglio, a causa di un'azione dell'avversario che gli ridà il vantaggio (ad esempio una battuta), e ovviamente se l'attacco non viene eseguito bene. Una volta assegnata la stoccata, i due tiratori si riposizionano sulla linea di guardia.
Nel corso del XX Secolo, la comparsa di piccoli dispositivi elettrici nelle armi e i giubbotti elettrici (lamé) hanno permesso di materializzare la stoccata con l'accensione di lampadine posizionate sul bordo della pista. L'arbitro se ne serve per sapere senza equivoci chi è stato toccato.