Il fioretto è un'arma da stoccata (si tocca con la punta) e da convenzione (che significa che c'è un sistema di vantaggio nell'assegnazione di una stoccata), con la caratteristica di avere la lama a base quadrata.
Nelle sue origini, alla fine del XVIII Secolo, il fioretto era un'arma per l'allenamento e lo studio della scherma. Contrariamente alla sciabola e alla spada, il fioretto non è mai uscito dall'ambiente chiuso della sala d'armi: non è mai stato usato né sui campi di battaglia né nei duelli.
Fino alla fine del XIX Secolo il fioretto era l'unica arma della scherma consentita alle donne. Il nome proviene dal fatto che la punta è protetta da un bottone, anticamente chiamato fioretto di lana e oggi detto bottone. Questa caratteristica, attualmente comune a tutte le armi, permette di effettuare gli assalti senza rischi di ferite.
La spada è l'arma più accessibile, infatti le azioni durante gli assalti sono relativamente lente rispetto alle altre armi e non c'è la convenzione, quindi il pubblico può seguire più facilmente l'incontro: Quando le due persone si toccano viene assegnato un punto a ciascun combattente.
La spada è lunga 110 cm e pesa al massimo 770 grammi. La lunghezza della lama è di 90 cm. La sezione della lama della spada è triangolare.
I bordi non sono affilati.
Il bottone sulla punta della lama funziona con il principio di un interruttore. Si deve esercitare una pressione superiore a 750 grammi per permettere il passaggio della corrente elettrica del circuito della spada.
La coccia della spada è sferica. Protegge la mano che tiene la spada. Il diametro non deve superare i 13.5 cm. È isolata elettricamente per non essere conteggiata come superficie.
La sciabola è diversa dalle altre due armi perché si può toccare non solo con la punta della lama, ma anche di taglio e controtaglio.
Come il fioretto, la sciabola è un'arma convenzionale, cioè che segue delle regole di vantaggio per stabilire il vantaggio di attacco e quindi quale dei due tiratori segna il punto in caso di stoccata doppia.
La zona valida nella sciabola proviene dalle cariche della cavalleria, per la quale la sciabola era l'arma preferita. Per colpire sopra al cavallo, è meglio non considerare l'area sotto alla linea dei fianchi, né le mani. Il resto, compresa la testa, è valido.
L'equipaggiamento e l'abbigliamento devono assicurare la massima protezione, permettendo comunque la libertà di movimento fondamentale per praticare scherma.
Non deve in alcun modo rischiare di ostacolare o di ferire l'avversario e non deve avere nessuna fibbia o apertura in cui possa, ad eccezione di un caso fortuito, entrare la punta dell'avversario e quindi trattenerla o deviarla.
Il tessuto della tenuta non deve essere forato da una punta in metallo alla quale viene applicata una forza di 350 o 800 Newton (a seconda delle categorie di pratica).
La bavetta della maschera può addirittura essere realizzata in tessuto resistente a 1600N!
• Giubbotto: in tutte le armi, la parte inferiore del giubbotto deve coprire i pantaloni per almeno 10cm.
• Corazzetta: indossata sul lato del braccio armato, protegge principalmente il collo sotto alla bavetta della maschera, gli incavi sotto e sovra-clavicolari e la zona ascellare del braccio armato. La corazzetta è obbligatoria.
• Protezione per il seno: è obbligatoria per le donne (bustino).
• Guanto: il manicotto del guanto deve coprire interamente la metà dell'avambraccio armato del tiratore, per evitare che la lama dell'avversario possa entrare nella manica del giubbotto.
• Pantaloni: devono essere agganciati e fissati sotto alle ginocchia
• Calze: devono coprire interamente la gamba fino a sotto ai pantaloni e devono essere indossate in modo che non possano scendere.
• Scarpe: hanno dei rinforzi sul tallone e all'interno, per una buona protezione durante gli spostamenti, i movimenti di sffondo e i ritorni in guardia.
• Maschera: è formata da un reticolo metallico, da una bavetta, da un aggancio posteriore e da una linguetta.