Accompagnare e motivare i bambini ad andare in bici

La bici senza pedali o la bici possono assolutamente diventare un compagno di gioco: stimola un po' l'immaginazione del tuo pilota in erba sussurrandogli all'orecchio qualche idea in termini di possibili scenari. La bici, con o senza rotelle, può così diventare una bici da corsa, una moto, un destriero, un unicorno. Quindi, perché non traverstirlo/a (attenzione però, il costume deve essere adatto alla pratica)? Lui/lei diventerà così pilota, cavaliere, cavallerizza... Un cartone diventa una pompa di benzina o una scuderia. Il divano diventa un castello, il garage una grotta a il buon vecchio cagnolino è il drago… L'idea è quella di farlo entrare in un modo che possa animare, nutrire la sua immaginazione ed abbinarvi la bici.

Il tempo è bello e la temperatura piuttosto mite? Perchè non prendere la bici senza pedali o la bici? E anche tu, perché non prendere il monopattino, i roller e lo skate? Un'uscita in due o in famiglia, durante la quale ciascuno utilizza la sua modalità di spostamento, è sinonimo di divertimento e complicità condivisi.

“Genitori e bambini si ritrovano in una sorta di uguaglianza che valorizza molto i più piccoli, che possono condividere dei momenti con la mamma e/o il papà”, spiega Pauline Sterckeman, responsabile prodotto B’TWIN Kids. “Se il bambino vede che anche il genitore si diverte, si sentirà valorizzato e la sua fiducia in sé aumenterà. Si esce dall'ambito pedagogico, il genitore non è più un supervisore e si pensa solo a divertirsi insieme.”

Per il suo compleanno o semplicemente per una merenda, chiedi ai suoi amici di portare le loro bici: pensa le regole di un gioco di gruppo, crea un piccolo percorso con dei passaggi da rispettare e lascia fare ai bambini! Ancora una volta, bici senza pedali e bici diventano supporti di gioco e l'immaginazione dei più piccoli si occuperà del resto!

L'emulazione con il gioco permetterà a ciascuno di superare i propri limiti e di progredire senza rendersene conto. I bambini prenderanno esempio gli uni dagli altri e il divertimento si moltiplicherà.

Infine, invogliare il bambino a salire in sella alla bici significa anche spiegargli come funziona la sua due ruote: i bambini sono sempre entusiasti di conoscere cose nuove. Presentagli le diverse parti della bici, con o senza pedali, digli i nomi, spiegagli cosa succede quando spinge con le gambe, quando pedala o quando preme il freno. Parla per esempio del rapporto tra il manubrio e lo sterzo... Puoi anche proporgli di partecipare alla manutenzione della bici. Sarà sicuramente felice di aiutarti a pulirla, a rigonfiare i copertoni, a regolare l'altezza della sella... Sicuramente questo susciterà l'interesse dei piccoli curiosi e permetterà loro di "vedere dal vivo" come funziona una bici!

“Può iniziare ad usarla semplicemente camminando. Toccherà poi a lui/lei vedere se avrà voglia di andare più veloce, di correre... e di vedere che, perché no, può anche spingersi con le gambe e sollevare entrambi i piedi insieme.” prosegue la psicomotricista. "Questo tipo di apprendimento assomiglia molto a quello del camminare: nessuno stabilisce dall'oggi al domani che un bambino è pronto per camminare."

“Potrei farmi male…
- Sì, è vero. Ma ti sei fatto/a male l'ultima volta che sei caduto/a?”

Ovviamente, dopo esserti accertato/a che non si sia effettivamente fatto/a male, per non essere controproducenti… Ma, senza negare i timori del bambino ed essendo positivo/a, andrai a creare un clima di sicurezza e fiducia.

Dopo tutto, mettiti al suo posto, se avessi le vertigini e qualcuno ti dicesse semplicemente “ma no, non è niente”, basterebbe a convincerti?

Anche se pensi che alla sua età dovrebbe cavarsela un po' meglio, andare più veloce… Sdrammatizza. Alla fine, tutti imparano ad andare in bici. Inventa dei giochi per insegnargli a seguire una traiettoria, usa dei coni per creare dei paesaggi… scatena la tua immaginazione!

Infine, non dimenticarti la regola d'oro: rispetta il ritmo di tuo/a figlio/a! Se non ha per niente voglia di andare in bici, avrai poche possibilità di ottenere qualcosa… Parola di istruttore ciclistico.

In caso di caduta, puoi chiedergli cos'è successo, se sa perché è caduto/a. Spingendolo/a ad analizzare, potrà capire da sé i propri errori e correggerli così più facilmente.

Puoi anche aiutarlo/a nell'analisi. Se ha perso un passaggio, riassumi con lui/lei: “Ti sei dato/a lo slancio, andava bene. Hai sollevato i piedi, andava bene. E dopo, cos'hai fatto? Ti sei dimenticato/a di sollevare i piedi e metterli sui pedali!”.

Se tuo/a figlio/a ti dice che ha paura di cadere, non sottovalutare questo timore, cerca di sfruttarlo per alimentare il suo apprendimento: “D’accordo, allora cosa facciamo se non va? Freniamo e appoggiamo i piedi per terra”.

Pensaci, a volte anche un semplice “sono qua con te” può cambiare tutto, quindi infila questa frase qua e là.

...percorrere bei sentieri verdeggianti con i bambini felici e soddisfatti, tornare con le guance arrossate dalle risate e dall'aria fresca…

Sì, in teoria sarebbe dovuta essere più o meno così l'escursione domenicale.

Ma una volta tornati con i copertoni sgonfi, un bambino affamato e le gambe indolenzite dopo un percorso azzardato, te lo sei ripromesso: la prossima escursione di famiglia in bici sarà diversa.