7 buoni motivi per andare in bici in città con i bambini

Andare in bici in città con i bambini: sei ancora indeciso/a? Ecco 7 buoni motivi per iniziare!

Sicuramente ne sei già convinto/a: pedalare in famiglia è bellissimo. Però preferisci andare in bici in campagna, nei weekend, perché è più tranquillo. Però, andare in bici in città con i bambini presenta molti vantaggi. Tra cui: sostituire il tragitto casa-scuola in macchina con un momento divertente con i piccoli, e con i grandi. Per convincerti, abbiamo elencato 7 buoni motivi per portare i bambini sulle piste ciclabili in città.

1/ Per divertirsi, semplicemente.

Il primo motivo, e senza dubbio il migliore, è il divertimento. Fare dei tragitti quotidiani in bici è l'occasione per prendere aria e, soprattutto, per trascorrere un bel momento in famiglia. O tra amici, per i bambini un po' più grandicelli e più autonomi e per gli adolescenti. È un passatempo ecologico. Ed economico. Con un buon equipaggiamento, il ciclismo si può praticare quasi con qualunque tempo. Quindi non ci sono scuse. Tranne che in caso di meteo eccezionale.

Altro buon motivo: la soddisfazione. Quella dei bambini che si lanciano in questo nuovo spazio che permette di scoprire il mondo urbano che li circonda. In città, ogni piccola parte di pista ciclabile è un po' un'avventura per loro. E questo è molto più divertente di un tragitto in macchina.

E poi, siamo sinceri, qualunque cosa che possa evitarci i bisticci tra fratelli e sorelle sui sedili posteriori è sicuramente un ottimo motivo. Quindi, meno macchina e più bici. E più buon umore!

2/ Perché andare in bici in città significa fare sport.

Per il benessere e la salute dei bambini, l’OMS raccomanda di praticare un'attività moderata per 60 minuti al giorno. Se, ad esempio, fate 2 tragitti in bici di 15 minuti, siete a metà. E già non è male.

Spostarsi in bici fa bene alla condizione fisica dei bambini. Migliora il tono muscolare e la resistenza. E, come sottolinea Karine Roullin, psicomotricista: “un bambino che va in bici tutti i giorni porta benefici a livello di capacità di movimento e di conoscenza del proprio corpo. Può aiutare anche i bambini che non sono troppo a proprio agio con lo sport.”

Andare a scuola o a fare le commissioni in bici è un ottimo modo per inserire lo sport nella routine quotidiana. Piuttosto pratico quando non si ha sempre tempo. “Penso anche che non è sempre scontato fare praticare loro dello sport, tra giornate a scuola e giornate di lavoro dei genitori, quindi se si riescono ad inserire 15 minuti al mattino e 15 minuti alla sera diventa ottimo. È un'attività sportiva che rientra nella quotidianità e che si condivide con i propri bambini. Sono momenti che possono essere divertenti.”, aggiunge Karine Roullin.

3/ Per aiutare i bambini a sentirsi più sicuri

La sicurezza in sé del bambino si costruisce nel corso del suo sviluppoL. E passa per le piccole sfide quotidiane. Ma anche per lo sport e la conoscenza del proprio corpo, come spiega Karine Roulin:

“Più il bambino è a proprio agio con il suo corpo, più cercherà di fare cose nuove. Un bambino che non si sente sicuro ha paura di fare male. Non è molto agile. Si pone delle barriere che non osa superare. Avere sicurezza inizia con il proprio corpo. Quando il bambino è a proprio agio con il suo corpo, si aprono tante altre porte. La sicurezza in sé inizia con aspetti molto concreti, piccole azioni, piccole vittorie quotidiane. Fare un tragitto in bici comporta una moltitudine di piccole vittorie che aiutano ad aumentare la sua sicurezza in sé.”

Lasciargli usare la bici per andare fino a scuola significa anche dimostrargli che ci si fida di lui, e “il bambino può sentirsi sicuro di sé solo se avverte che lo sguardo posato su di lui è carico di sicurezza”, sottolinea la psicomotricista.

4/ Per aumentare la sua autonomia e la sua indipendenza.

Proprio come la sicurezza, anche l'autonomia si acquisisce a poco a poco. Da solo sulla bici e responsabile del suo spostamento, anche se ci sei tu vicino, il bambino aumenta la propria indipendenza, come spiega la psicomotricista:

“Invece di essere passivo e portato da un punto A ad un punto B, il bambino è attore del proprio spostamento. È reponsabile del tempo che ci impiega per andare a scuola, è parte più attiva della sua giornata e dei suoi comportamenti. C'è un aspetto attivo che è interessante. C'è una certa autonomia. La bici è un buon compromesso. È una forma di indipendenza dai genitori.”

Per responsabilizzarlo di più, dagli fiducia. Lascia che prepari da solo il suo materiale: casco, gilet per la visibilità, ecc... Ovviamente, niente ti impedisce di controllare. Ma l'idea è quella di farlo partecipare a tutte le fasi del tragitto.

5/ Per sviluppare la motricità e il senso della coordinazione.

Verso i 6 anni, la motricità del bambino è in pieno sviluppo. Fare dei tragitti quotidiani in bici è un modo eccellente per rafforzarla, per diversi buoni motivi, secondo Karine Roulin:

“In termini di motricità, la bici si basa prima di tutto sulla coordinazione del piede destro e del piede sinistro, e al concetto di dissociazione dello spazio destro e sinistro. Sollecita anche la coordinazione tra la parte inferiore e superiore del corpo, perché il bambino, pedalando, deve coordinare l'azione delle mani con la parte inferiore del corpo.

C'è anche una coordinazione che è molto importante in bici, in particolare negli spostamenti in città, ed è la coordinazione tra occhio e mano, quella che chiamiamo coordinazione oculo-manuale. Quando un bambino vede qualcosa, deve poter reagire a livello delle mani.

In termini di coordinazione, la bici è davvero un qualcosa di molto completo. Infine, possiamo parlare anche del concetto di equilibrio, di stabilità. A livello del centro del corpo, del centro di gravità, sulla bici.”

6/ Per migliorare le capacità di attenzione e di adattamento.

“Quando si va in bici in città, ci vogliono una forma di attenzione e di vigilanza. Il bambino deve fare attenzione a ciò che lo circonda, sia sul piano visivo sia sul piano uditivo. Il bambino osserva l'ambiente e impara a valutare i pericoli o, ad esempio, se la bici può passare in alcuni punti. Questo gli permette di imparare il concetto di spazio.”, spiega Karine Roulin.

Più il bambino impara ad adattarsi allo spazio urbano, più potra farlo anche per altri ambienti. Ed altri contesti.

7/ Perché lo hanno già fatto altri genitori, e funziona bene.

Non c'è niente di meglio della testimonianza di altri genitori per convincerti del tutto. Abbiamo chiesto a Mathieu, che porta quotidianamente i propri figli a scuola in bici, di dirci cosa comporta per loro. Soprattutto per sua figlia di 6 anni, che pedala da sola:

“Penso che la faccia crescere, che le dia una sensazione di autonomia, ne è molto orgogliosa. Le piace tantissimo quando incrocia i compagni in bici lungo la strada per la scuola. Quando siamo in macchina non si guardano le persone, mentre in bici si guarda tutto intorno a sé, e questo la fa sorridere quando va in bici a scuola. A me permette di darle fiducia, di vedere che è in grado di pedalare in città, che ascolta meglio, che è più matura. Ne vale la pena. Penso che offra molto ai bambini, che li faccia crescere.”

Abbiamo ancora in testa tantissimi buoni motivi. Potremmo parlarti della sensibilizzazione sull'ecologia. Potremmo ripeterti che fare un tragitto in bici è molto più economico. Tra l'altro. Ma, per il momento, vogliamo semplicemente dirti di osare, di lanciarvi, di avere fiducia. E di avere fiducia nei vostri bambini. Forza, tutti in bici ;-)

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