Aderenza e tenuta... quali sono le differenze?
Queste 2 caratteristiche sono fondamentali per il divertimento e per la sicurezza, ma nonostante ciò spesso si tende a confonderle. In entrambi i casi, sta tutto nella suola.
L'aderenza ha il vantaggio di essere visibile girando una scarpa, grazie a dei buoni tacchetti (utili nelle corse su terreno misto e umido). Sono la struttura e la profondità dei tacchetti della suola (geometria, distanziamento, senso) che permettono di ancorarsi a superfici come la terra o il fango.
La tenuta, invisibile a occhio nudo, risiede nella gomma e nella sua capacità di avere naturalmente presa su una superficie liscia. La gomma della suola permette di non scivolare sulle superfici lisce e spesso bagnate, come alcune rocce e lastre rocciose.
Ben dosate, queste caratteristiche ti aiuteranno a sentirti sicuro/a su qualunque terreno o superficie!
E invece per quanto riguarda il terreno?
Spesso distinguiamo i terreni con roccia, sassaie, terreni con erba bagnata e fango (pesanti e fangosi) ed i terreni asciutti. E, a seconda della natura del terreno, i tuoi appoggi non risponderanno nello stesso modo.
Sui terreni pesanti avrai bisogno di aderenza. In questo modo riuscirai a non sprofondare nei terreni fangosi. Per un'aderenza ottimale, sono le dimensioni, la forma ed il distanziamento dei tacchetti che permettono alle scarpe di "mordere" il terreno e di fare fuoriuscire il fango dalla suola.
Sui terreni asciutti e sassosi hai invece bisogno di tenuta. Cioè della capacità di non scivolare, in particolare sulle rocce bagnate. E la tenuta è data dal materiale della suola delle scarpe.
Anche se questi fattori potrebbero sembrare secondari rispetto al dislivello o alla distanza del trail, ormai hai un'idea più precisa delle informazioni da tenere in considerazione al momento di acquistare un paio di scarpe per accompagnarti sui sentieri per centinaia di chilometri.