Al tocco? A spinning? Trout area? A mosca? Tante gli approcci che possono funzionare per l'inizio della stagione di pesca alla trota. Scopri quale tecnica utilizzare.
La trota è il pesce simbolo della pesca sportiva in acqua dolce e esistono molti metodi per catturarla, percio la scelta di una tecnica di pesca è fatta in funzione dei luoghi di pratica:
La pesca al tocco consiste nell'esplorare le rive, gli ostacoli (sassi, rami...) tenendo il filo in mano e manovrando una montatura munita di piombi con un'esca naturale sull'amo. Si cala la lenza con l'esca scelta e ci si lascia portare dalla corrente. La canna è tenuta con una mano mentre il filo è delicatamente tenuto con l'altra. L'abboccata è trasmessa dalla canna. Questo «tocco» indica il momento per ferrare.
L'ATTREZZATURA
Per la pesca con esca naturale si possono utilizzare diversi tipi di canne, in funzione della configurazione della zona di pesca.
- Una canna teleregolabile, tra 4m e 6m, è un buon compromesso che permetterà di far fronte a numerose situazioni.
- il mulinello serve semplicemente come riserva di filo. Si tratta di un modello ultra-leggero (1000-1500).
- indispensabili i waders o cosciali, in pvc o neoprene, termici o traspiranti, indispensabili per affrontare le fredde acque invernali
Questa tecnica consiste nell'ingannare la trota presentandogli direttamente sul posto un'esca artificiale come per esempio un cucchiaino, un pesciolino artificiale o un esca artificiale morbida. L'esca deve essere lanciata a monte rispetto alle tane. Quando il pesce vedrà passare l'esca vicino l'attaccherà, per nutrirsi o per difendere il suo territorio.
L'ATTREZZATURA
Per la pesca a spinning si utilizzano canne corte e leggere, maneggevoli e con lunghezza compresa tra 1,50 m e 2,10 m, che ci permetteranno di pescare nella maggior parte dei torrenti. La potenza va scelta in base agli artificiali che vogliamo utilizzare, in genere compresa tra i 2 e i 15 g. I mulinelli, di tipo ultra-leggero e leggero (1000-2500) saranno equipaggiati con monofilo in nylon o trecciato di massimo 0,18 mm di diametro.
Le esche artificiali possono essere varie: cucchiaini; morbide di tipo shad (a forma di pesciolini); piccoli pesciolini artificiali (minnow). Tante le combinazioni di colori (naturali e accesi) che possono rivelarsi utili e che rendono questa pesca ricca e appassionante.
Nuova tipologia di pesca alla trota di importazione giapponese, il trout area è una tecnica che si basa sulla regola della pesca ultralight e del catch & release. Viene praticata in laghetti di piccole dimensioni, dove si insidiano in genere pesci di taglia medio-piccola.
L'ATTREZZATURA
Nel trout area si utilizzano canne corte ad azione morbida e parabolica, di lunghezza compresa tra 1,5 m e 2,10 m, con potenza ultralight, con potenza massima di 5 g.
I mulinelli, di taglia piccola (1000-2000), saranno equipaggiati con fili di nylon o trecciati di massimo 0,14 mm di diametro.
GLI ARTIFICIALI
Le esche artificiali utilizzate nel trout area, di piccole dimensioni (max 5 g), sono costituite da: spoon, microspoon, cranck e piccoli minnow, tutte obbligatoriamente armate con ami senza ardiglione.
Il principio di questa pesca è di ingannare il pesce con l'aiuto di un'esca artificiale che si chiama «mosca». Questa tecnica necessità di una canna e di un mulinello specifici. L'utilizzo di una coda permetterà di proiettare la mosca a una decina di metri e di depositarla dolcemente al fine di incitare la trota ad abboccare. Questa è una pesca che si pratica essenzialmente a vista e offre delle sensazioni uniche.
Una mosca imita piccoli insetti alati o non alati di cui la trota si nutre. Possono essere imitativi e assomigliare ad un insetto, o essere «di reazione» e giocare unicamente sull'aggressività della trota.
In fiume, le mosche utilizzate assomigliano ad insetti acquatici con differenti stadi di sviluppo.
La trota potrebbe mostrarsi riluttante a venire in superficie in questo inizio di stagione. Utilizzando una ninfa pesante, potrai facilmente sondare tutti i corsi d'acqua per presentare il boccone alla trota.
Come è noto è possibile trovare le trota anche nelle acque ferme dei laghi. Spesso si tratta di pesci selvatici come nel caso dei laghi d'alta quota in montagna o di immissione come avviene nei laghi di pesca sportiva vicini alle nostre città. Nelle acque ferme l'approccio di pesca con le esche naturali è differente rispetto al fiume. In questi ambienti è necessario che la nostra esca raggiunga le trote nel più breve tempo possibile perciò l'azione si svolge con continui lanci e recuperi per intercettare i banchi di trote in movimento. Questa è appunto la pesca a striscio.
L'ATTREZZATURA
Per questa tecnica di pesca si utilizzano canne telescopiche lunghe circa 4m con potenze di lancio variabili in base al peso delle zavorre che dobbiamo usare per raggiungere i pesci. Abbianate a queste canne utilizzeremo dei mulinelli di taglia 3000 carichi di monofilo dello 0,18.
Le zavorre che si impiegano in questa tecnica sono le bombarde. Questi galleggianti piombati permettono lanci lunghi e la loro azione in acqua permette di portare l'esca alla stessa profondità a cui stazionano le trote.
Le esche più utilizzate sono di solito vive, come le camole del miele, ma anche esche sintetiche come le paste da trota o le uova di salmone posso risultare vincenti.
Ora che conosci tutte le tecniche con cui è possibile pescare le trote non ti resta che scegliere la tua preferita e andare a pescare!