le animazioni per la pesca ai cefalopodi
Il recupero più semplice ed efficace consiste nel far scendere l'esca in acqua fino a sentire un leggero "tic", segno che la totanara è correttamente posizionata sul fondo. Quindi recuperare delicatamente l'esca. Quest'ultima poi "gratteràil fondo" per attirare le seppie che si trovano nelle vicinanze. Se non senti vibrazioni nella canna, il tuo artificiale si è staccato dal fondo. Quindi rallenta il recupero o fermati per far scendere di nuovo l'esca.
Se senti all'improvviso un peso sull'esca vuol dire che una preda ha aggredito la totanara, accellare rapidamente con il mulinello e poi recupera lentamente ma in maniera lineare. Il gesto deve essere veloce in modo che il cestello di aghi possa fare presa nei tentacoli del cefalopode.
Se pescare sul fondo non funziona, puoi provare la tecnica chiamata bichi-bachi. Di origine giapponese, questa animazione consiste nel far scendere l'esca fino a mezz'acqua, quindi dare energici colpi di canna verso l'alto (da 3 a 4) prima di una breve pausa. L'attacco del calamaro di solito si verifica durante la pausa.
Puoi alternare queste due animazioni a piacimento finché non trovi quella più produttiva. La pesca dei cefalopodi non è una scienza esatta e la tecnica vincente può variare di giorno in giorno.